SKUWAT PARTY 23/03/2013 @ RDA MAYDAY!!

febbraio 23, 2013 | Posted in eventi, news | By

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dj set, live, light show, visual performance & deco, trackerz e labirinz insieme a la spezia ospitati da RDA MAYDAY!!

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HYDROPHONIC NEWS – synthe.labo “transitions LP” – hydrophonic 18

febbraio 23, 2013 | Posted in hydrophonic productions, musica, news | By

transitions LP è un viaggio che parte dalla techno acid anni 90 per arrivare fino alle sonorità elettroniche più evolute dei giorni nostri, con riferimenti come apparat, modeselektor e byetone. synthe.labo mescola diversi generi di elettronica con uno stile personale, fondendo ritmiche dritte e half-step con bassline ultra-pesanti e suoni meccanici iperprodotti. questo lavoro rappresenta un cambio di direzione nello stile di synthe.labo, una transizione dal mondo breakcore all’universo techno, electro e acid, per alcuni aspetti rappresenta un ritorno alla techno old school, ma con una nuova attitudine ed abilità tecnicamente evolute.
transitions LP è diviso in due parti: la prima parte è un concept di 4 tracce stampato su vinile e rappresenta la parte più groovy del lavoro, dedicata ai dj old school e concepita per i giradischi, mentre la seconda parte è un disco digitale di 4 tracce contenente il lato più tecnico del lavoro, progettato per i dj new school e per il mix digitale.
tutte le tracce sono state composte da synthe.labo e masterizzate a londra da finyl tweek.

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intervista a SOUND CONSPIRACY

febbraio 19, 2013 | Posted in news, testi | By

tratta da ”PSYCHOATTIVA – vita e cultura psichedelica n°2” edita da shake edizioni underground nel 2000, milano, www.shake.it – no copyright

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- COME VI SIETE TROVATI E COME AVETE DECISO DI RAGGRUPPARVI COME SOUND CONSPIRACY?
debi: abbiamo cominciato sei anni fa in inghilterra. c’era una scena troppo commerciale, troppi soldi che giravano, polizia, ecc. così abbiamo cominciato a fare delle feste gratis in posti occupati, perché ci fosse un posto dove la gente potesse venire e fare musica e cose simili e molto presto ha cominciato a venire la polizia e tutto è diventato più difficile e assurdo.

- ERANO POSTI OCCUPATI SOLO PER LA FESTA?
debi: sì! prendevamo un posto per una notte e la settimana dopo andavamo in un altro posto. perché ogni settimana arrivava sempre più gente così cercavamo posti più grandi. poi la polizia ha cominciato a essere molto fastidiosa e pesante e alla fine abbiamo dovuto lasciare l’inghilterra. così siamo andati in francia e abbiamo incontrato la gente che è qua adesso, facendo feste a parigi e in altri posti. da quanti anni ci conosciamo? cinque?
snook: più o meno.
debi: e da allora viaggiamo insieme e facciamo feste insieme o facciamo cose diverse e poi ci ritroviamo.

- COME È LA SITUAZIONE IN FRANCIA? PARLATEMI DEGLI ULTIMI ANNI. (INTERVISTA REALIZZATA PRIMA DELLA LEGGE MARIANI!)
snook: all’inizio non era male, adesso è quasi alla frutta. comunque è ancora possibile organizzare delle feste. e’ difficile ma si può fare.
kaos: la polizia è molto cattiva in francia, usano i gas, picchiano la gente, spaccano i soundsystem, ti sbattono dentro.
debi: penso che sia peggio in francia adesso di come era in inghilterra qualche anno fa.

- CI SONO DELLE LEGGI SPECIALI COME È SUCCESSO IN INGHILTERRA?
debi: si, ci sono. ma i poliziotti francesi, i crs, sono sicuramente molto peggio di quelli inglesi. sono delle unità di fascisti, molto grezzi. ho visto in azione gli sbirri inglesi, di tutti i reparti, ma i peggiori che abbia conosciuto sono sicuramente i crs francesi.
kaos: anche i tedeschi non sono male…
debi: i tedeschi non sono cattivi come i crs.
gabber: lo penso che lo siano, assolutamente.
debi: ah, ecco la nostra amica tedesca…
gabber: c’erano cinquanta squat in germania pochi anni fa e adesso ne è rimasto uno. e fra poco lo chiuderanno.
cecil: dove?
gabber: a berlino. sono tutti chiusi a parte il [[ask]]
snook: il fst [[ask]] è ancora aperto?
gabber: sì. e’ legalizzato o sulla strada della legalizzazione. merda! non ci sono più squat in tutta la germania. niente. forse si possono fare delle feste.
cecil: in francia è uguale. dieci anni fa c’erano molti posti occupati e adesso, con i crs e la repressione puoi prendere un posto per una festa ma nel giro di due o tre giorni te ne devi andare.
debi: la cosa interessante in inghilterra è che da quando è in vigore il criminal justice act ci sono più squat a londra, più free-parties, sembra che abbia funzionato al contrario. da matti!

- E’ BELLISSIMO!
debi: veramente!
qui in italia ci sono occupazioni permanenti da molti anni, come le case o i centri sociali, ma non sono ancora troppo diffuse le occupazioni temporanee per fare feste o altre cose, forse è una cosa nuova anche per la polizia.
debi: assolutamente! dalla mia esperienza in italia ti posso dire che la polizia è stata molto più tranquilla che in francia, inghilterra o altrove. forse i centri sociali non sanno ancora come affrontare queste cose. a parte quelli del macchia nera di pisa, sono diversi quelli di pisa. comunque penso che la ragione per cui stiamo tutti insieme adesso, i francesi, gli inglesi, i tedeschi, qualcuno viene dall’austria o dall’italia, è perché tutti siamo stati messi fuorilegge dei sistema, ognuno nel proprio paese. possono esserci delle differenze, può essere diverso questo o quello, ma ci siamo uniti perché la pensiamo allo stesso modo su quello che succede, abbiamo avuto gli stessi problemi.

- ESSERE UNITI È ANCHE UN BEL MODO PER RISOLVERE I CASINI, PER ESEMPIO GLI INGLESI POSSONO AIUTARE I FRANCESI CON I VEICOLI, I FRANCESI POSSONO AIUTARE…
debi: per la musica.

- PARLIAMO DI MUSICA. PERCHÉ VI PIACE LA TEKNO E PERCHÉ PIACE ALLA GENTE?
kaos: per le feste.
cecil: per me dopo due anni di rave non stop e vivendo con la tekno ho cominciato a pensare che dovevo fare qualcosa e mi sono messa a mixare i dischi e dopo due anni che mixavo ho cominciato a fare dei live set.

- MI PIACE IL FATTO CHE SIA ABBASTANZA SEMPLICE DA FARE, CHE TUTTI POSSONO SUONARE SENZA MENARSELA TROPPO CON GLI STRUMENTI. IN QUESTO ASSOMIGLIA AL PUNK.
debi: sì. il punk era un po’ più negativo, non è vero? più distruttivo. la tekno è più matta. cerca d portare tutti a ridere come dei matti.
gabber: dimentica tutto e… fallo!
debi: dove sta andando la musica, è questa la faccenda.
snook: venite alla festa sabato prossimo! (risate)

- QUALCUNO NELLO SQUAT TROVAVA QUESTA MUSICA TROPPO VELOCE RISPETTO ALLA TECHNO COMMERCIALE CHE CIRCOLA DI SOLITO, LI HO VISTI ALLE VOSTRE FESTE CHE BALLAVANO TUTTI PRESI.
debi: veramente? bellissimo. mi sa che è proprio la festa che ti fa scoprire la musica, la festa ti ci fa entrare.
gabber: lo penso che questa sia la cosa bella delle feste, il quadro d’insieme. c’è la musica e ci sono tante altre cose, metti insieme tutti gli elementi e la festa funziona, altrimenti no. questo è il bello della festa. senti un disco alla festa e pensi: ”yeeeeeh, è grande” poi se lo ascolti il giorno dopo allo stereo non è la stessa cosa.
debi: la tekno è semplicemente uno sfondo ritmico, battute stabili di 4/4 su cui si possono mettere cose differenti, è una fusione tra musiche differenti, questo è il fatto positivo. e’ questo che molta gente non capisce e pensa che la tekno sia un genere musicale. non lo è, in realtà. e’ uno sfondo per miscelare musica da fonti diverse, così piace a persone che provengono da svariate esperienze musicali. tra di noi qualcuno seguiva l’hip hop, qualcuno il punk, a me piaceva il soul, a gabber piaceva…
gabber: qualsiasi cosa!
debi: a gabber piacevano i rave. adesso tutti cercano di fondere la tekno con le cose che ascoltavano prima. che musica ti piace?

- MOLTE CON ANCHE DIVERSE TRA LORO. IL BACKGROUND IN GENERALE È L’EREDITÀ AFRICANA.
debi: e ti piace la tekno?

- SI. CHE PROGETTI AVETE E IN QUALI POSTI CHE NON AVETE MAI VISTO VORRESTE ANDARE?
kaos: avere dei bambini, un lavoro…
debi: comprare una casa… (risate) la cosa più importante è fare musica e spargerci in tutto il mondo. molti vogliono andare in australia, attraversando tutta l’asia. noi abbiamo in mente di andare in sud africa. l’africa è un posto molto interessante. penso che tutti i ritmi della tekno vengano dall’africa. mi chiedo come sarebbe la tekno fatta da musicisti africani; sarebbe bello portar loro gli strumenti elettronici e vedere cosa succede. forse sarebbero contenti matti!
debi: comunque l’idea è di viaggiare e vedere più posti possibili, fare più feste possibili, incontrare gente nuova, idee nuove, fare musica, guardare la gente ballare.
kaos: penso che quando vai in un posto come il sud africa puoi adattare la tua musica all’atmosfera che trovi lì. venendo dalla francia puoi trovare differenze anche tra i paesi europei.
cecil: in europa puoi trovare molte influenze per la tua musica. e’ solo in america che devi essere molto ”house”.

- SIETE STATI IN AMERICA?
debi: qualcuno di noi è in america adesso, ma penso che sia difficile per loro, perché la gente che va alle feste è molto giovane, tutti bianchi, non viene nessun nero; e non capiscono che significato abbia un free party. non sta portando niente e credo che tomeranno indietro. poi in america non si può vendere alcol, non puoi tenere un bar. te li immagini i raver italiani che vanno a una festa e non trovano neanche una birra. la scena dei festival è ancora molto hippy e loro hanno dei problemi con la tekno che suoniamo noi.

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racconto orale di mark, spiral tribe

febbraio 3, 2013 | Posted in news, testi | By

tratto da DECODER 9 – shake edizioni underground, milano, www.shake.it – no copyright

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nell’estate del 1991 i vecchi festival hippy iniziarono a diventare luoghi di musica rave. molti dei vecchi traveller continuano a guardare con sospetto a questi nuovi raver. odiano il casino e molti di loro odiano anche queste nuove droghe sintetiche come l’extasy e i ”vistosi” spacciatori che le vendono. ma la maggior parte odia l’attenzione che questi rave attirano. nel 1992 il numero dei raver partecipanti aumentò a tal punto che non si vedeva così tanta affluenza dal festival del 1985 di beanfield.
i festival rave nacquero e si svilupparono dalle feste nei depositi e da feste illegali degli ultimi anni ottanta. gli spiral tribe furono fra i primi e sono tuttora i più conosciuti fra tutti i sound system che portarono il rave nei festival durante l’estate del 1991. ma ce ne sono molti altri come i ”bedlam”, ”circus warp”, ”circus normal”,”liberator” e ”circus irritant”. i sound system non sono organizzazioni formali, sono soltanto liberi gruppi di persone, ma le feste che fanno sono super-organizzate. i cosiddetti raver vengono a conoscenza di un numero di telefono alcuni giorni prima di un evento, attraverso volantini, il passaparola o ascoltando le radio pirata. alcune ore prima della festa il telefono darà loro un indizio per trovare il luogo nella cui zona si riunirà la gente. quando l’area é stata occupata, il luogo esatto viene comunicato. l’idea è quella che nel tempo impiegato dalla polizia per capire cosa sta succedendo il posto sarà talmente pieno di gente che diventa difficile uno sgombero.
tredici membri degli spiral tribe furono arrestati dopo il festival a castlemorton nel 1992. quando oltre ventimila persone parteciparono a una festa di otto giorni.
mark era uno degli arrestati. sulla trentina. un uomo carismatico e di bella presenza, é uno degli elementi centrali degli spiral tribe e uno dei loro maggiori ideologhi, propagatore dello strano e mistico credo dello ”spiral”. è intenso, ma ride quasi sempre mentre parla. sta vivendo in una grande casa nel west hampstead di proprietà di uno dei membri della tribe. nel seminterrato si trova uno studio di registrazione dove si sentono cassette techno quasi tutto il giorno. il loro vicino di casa ha reclamato all’assessorato salute e ambientie.
le magliette degli spiral tribe, caratterizzate da motivi a spirale e dal loro mistico numero -23-, erano famose nell’estate del 1992. dopo castlemorton gli spiral tribe hanno ottenuto un contratto discografico con la big life label. sono stati scritturati da jazz summers, che una volta era il manager degli wham!
è ”spiral”. non c’é un vero inizio. forse il giorno più importante fu quando portammo il sound system fuori da londra, dove facevamo i rave party, per andare ai festival. non fu una decisione conscia, le decisioni non fanno parte di questo processo. evidentemente era il momento giusto. il primo festival a cui andammo fu per il solstizio d’estate del 1991 che, visti i giorni e il periodo, non si svolgeva a stonehenge, ma in un posto più facilmente raggiungibile. quell’anno fu a longstock. ero un’anima scettica allora, ma mi successe qualcosa che non mi era mai capitato prima. successe e basta. non mi ero mai sentito energico come allora. eravamo totalmente incantati dalla cosa nel suo complesso. come un sound system uscimmo dalla porta principale e ancora non siamo ritornati.
la polizia era presente ovviamente in forze e gli elicotteri volavano sopra le nostre teste. un periodo drammatico stava cominciando. il week-end successivo andammo a un altro festival e poi all’altro ancora…. quell’estate eravamo sempre fuori, una non-stop. i week-end divennero settimane intere.
in quel periodo avevamo un camper luxton che non funzionava molto bene. ci mettevamo sopra il sound system, chiedevamo in prestito a qualcuno la carta aa (l’aci inglese, n.d.t.) e facevamo qualche telefonata. questo ci aiutava ad arrivare vicino ai posti bloccati dalla polizia rimanendo però fuori dalla loro portata. il sound system restava così fuori da quella zona.
ci sono alcune persone che si lamentano e lo fanno a gran voce, piagnucolano e fanno i capricci. forse hanno delle ragioni dal loro punto di vista ma per quanto ne sappiamo noi ai festival si sente solo musica senza sosta. la techno è una musica folk. mai è esistita musica popolare così accessibile e forte…
al primo solstizio c’era un ragazzo che veniva la domenica mattina a chiederci di abbassare la musica. questa gente ha probabilmente viaggiato per anni, ma noi abbiamo passato l’inferno e le inondazioni per portargli questo sound system gratis e farlo funzionare. in questa situazione noi siamo molto cortesi, ma non in un modo del cazzo. c’è così tanta gente che ha provato a tenere insieme questa cosa per così tanto tempo che non vorremmo restare in prima linea se non per richiesta popolare. noi facciamo la musica della gente.
la musica ha uno straordinario effetto karmico su ogni persona che l’ascolta: ti trasporta nei regni dello sciamanesimo. ci puoi chiamare technopagani, o come vuoi, ma quelle della techno sono davvero delle energie fondamentali. ”spiral tribe” è un concetto che prova a togliersi le etichette proprio essendo ”spiral tribe”, tutti: il tutto è intercomunicante. e ora è un grande momento. la tecnologia sta accelerando notevolmente, ma é anche accompagnata da un processo globale di realizzazione personale.
non c’è una vera e propria divisione tra noi e i vecchi traveller di castlemorton. è una cosa inventata dalla stampa. è stato dopo castlemorton, dopo gli arresti e le azioni legali nei confronti degli spiral tribe, che abbiamo iniziato a dichiarare a ogni organo di stampa che non c’era nessuna differenza tra traveller e raver. da allora le cose sono andate bene.
avevamo lasciato castlemorton di venerdì e siamo incappati in un posto di blocco della polizia. i ”ragazzi” (i poliziotti) dicevano: ”stiamo facendo solo il nostro lavoro” e ti bastava un momento per capire che dicevano la verità. sono le formiche-soldato sul formicaio delle convenzioni. ci hanno sequestrato tutti i veicoli, in tutto sette-otto, così siamo rimasti senza casa, senza sound system e senza luci. ci hanno tenuto in cella per una notte e poi, il giorno dopo, davanti alla corte ci hanno rilasciato alle più rigorose condizioni di libertà vigilata. dovevamo riferire i nostri indirizzi tre volte la settimana, non importava dove stavamo. cosi siamo stati mollati in mezzo al diluvio, senza soldi, senza possibilità di trasporto, senza vestiti. ci siamo accampati davanti alla porta della stazione di polizia per più di due settimane: un po’ troppo imbarazzante per loro. la situazione si è infatti completamente trasformata in protesta e la popolazione locale ci ha portato tele cerate e sacchi a pelo. non c’era solo il nucleo duro dei vecchi ma c’erano anche famiglie e bambini.
la polizia riteneva che fossimo i responsabili per castlemorton. sette di noi dovettero presentarsi in tribunale dopo due mesi con l’accusa di molestia. ma noi preferiamo chiamarla ”nuova visione” pubblica. alcuni ci criticano dicendo che abbiamo esagerato, fornendo lo spunto al governo per attaccare una cosa che altrimenti sarebbe andata avanti indisturbata, ma quello che abbiamo fatto noi è stato creare un elemento catalizzatore. ci sono grosse ingiustizie e grossi errori e noi stiamo in piedi e ci stanno giudicando. apparentemente le sentenze sono pesanti. non lo sappiamo. potrebbe accadermi di essere rinchiuso per un paio d’anni. il modo in cui la vediamo è che ogni genere di polarità negativa genera il suo positivo.
a castlemorton abbiamo fatto sei giorni non-stop. a camel-ford nell’agosto del 1991 quattordici giorni, ventiquattro ore su ventiquattro. fai esperienza di un mondo che non sapevi esistesse. il sole tramonta e la luna sorge, vedi il mondo che gira. il mio record e di nove giorni senza dormire. è una cosa sciamanica.
e se arrivano a chiederci di abbassare, mi dispiace, non lo faremo! alziamo il volume in ogni caso. se hai voce, grida. il nostro motto é: ”fai un po’ di fottuto rumore”.

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